Profilo

a cura della redazione di Italie

Esperto nell’analisi dell’opinione pubblica, con oltre 20 anni di esperienza nella comunicazione e nella ricerca politica e sociale, Pietro Vento dirige dal 2005 l’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis.

Politologo, autore di saggi e pubblicazioni, il dott. Vento studia le tendenze della società italiana, curando il Barometro Politico sulle intenzioni di voto degli italiani, il Monitor sugli orientamenti dell’opinione pubblica e l’Osservatorio sulle nuove generazioni.

Collabora con testate nazionali televisive, online e della carta stampata: dal 2010 ha coordinato, fra l’altro, le indagini demoscopiche e i sondaggi d’opinione dell’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo su LA7, per il TG3, il TG2, RaiNews24 e Radio1 Rai, per SkyTG24, per i settimanali L’Espresso e Famiglia Cristiana, per diversi quotidiani nazionali e regionali, analizzando gli orientamenti dei cittadini sui temi più rilevanti dell’agenda politica e mediatica del Paese. Negli ultimi anni – con sondaggi demoscopici, focus group e simulazioni – ha coordinato, per quotidiani ed emittenti televisive, le analisi sugli orientamenti di voto e sui flussi elettorali in occasione delle principali competizioni politiche nazionali, regionali, amministrative ed europee.

Pietro Vento ha pubblicato negli ultimi anni studi, ricerche ed indagini demoscopiche sul sistema politico italiano, sul mondo giovanile, sugli stili di vita e di consumo delle famiglie e sulle tendenze di fruizione dei media, nonché diverse analisi sui sistemi formativi e sul mercato del lavoro per conto del MIUR e delle Università degli Studi di Palermo e di Catania.

Ha insegnato Metodologie e Tecniche di Analisi della Pubblica Opinione. Prima di assumere la guida di Demòpolis, è stato direttore dal 2000 al 2005 della Divisione “Comunicazione & New Media” degli Istituti SWG di Trieste e People Research di Milano. Dal 1989 al 2000 ha diretto l’European Information Service.

Dal 1986 al 2000 il dott. Pietro Vento ha curato diverse ricerche e pubblicazioni sulla realtà giovanile italiana, sul potere mafioso in Sicilia, sui nuovi scenari politico-economici dei Paesi dell’Est dopo il 1989, sui sistemi di comunicazione, sulla libertà di stampa e sul ruolo dei media in Italia e in Europa, in sinergia con la Commissione Europea,  l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, il Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, il MIUR, la Regione Toscana, Eutelsat, l’United States Information Agency e la International Federation of Journalists.

Ha promosso e presieduto, in Italia e all’estero, meeting e seminari a sfondo sociale, civile e culturale di rilievo nazionale ed internazionale. Su invito ufficiale dei due Governi, ha preso parte – negli Stati Uniti ed in Francia – a due programmi ufficiali di studi e di incontri politici ed istituzionali, organizzati dal Dipartimento di Stato americano e dal Ministero degli Affari Esteri francese.

Giornalista, Pietro Vento scrive per diversi quotidiani nazionali e collabora, anche nella qualità di direttore dell’Istituto Demopolis, con diverse testate televisive, radiofoniche ed online.

Dal 1989 al 2000 ha diretto l’European Information Service – Centro Internazionale di studi e di servizi per l’informazione. Dal 1994 al 1996 ha coordinato il magazine giovanile europeo “Tomorrow People News”, in sinergia con giovani giornalisti di dieci Paesi europei.

Negli anni Ottanta Pietro Vento ha fondato e diretto “Il Pungolo“, periodico dei giovani siciliani che, con centinaia di collaboratori, si è distinto – per oltre 15 anni – quale punto di riferimento nell’analisi delle contraddizioni sociali del territorio e nella denuncia del potere mafioso e di ogni forma di corruzione in Sicilia e nel Mezzogiorno.

È lungo l’elenco delle personalità del mondo della cultura e delle istituzioni che hanno collaborato con “Il Pungolo”: fra i tanti, i magistrati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, i Presidenti Sandro Pertini e Sergio Mattarella, gli scrittori Alberto Moravia e Leonardo Sciascia.

Per il costante impegno civile e sociale di denuncia del crimine organizzato, per le analisi ed i servizi giornalistici sulla Sicilia e sul Mezzogiorno, Pietro Vento ha ricevuto, quale direttore de “Il Pungolo”, importanti riconoscimenti nazionali: il Premio Nazionale Carlo Alberto dalla Chiesa (Medaglia d’oro 1986 “per l’impegno a favore delle Istituzioni dello Stato”) da parte del Comune e della Provincia di Milano, il Premio Rocco Chinnici 1987 (per le denunce contro la mafia), il Premio Giuseppe Fava 1988 dalla Federazione Nazionale della Stampa (per le inchieste sui temi dell’infanzia e dell’adolescenza nel Sud) e il Premio Nazionale di Giornalismo “Penne Pulite”, conferito nel 1993 a Sarteano dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti “per l’impegno sociale, sostenuto da grande tensione civile, a sostegno del difficile processo di cambiamento in atto nel Paese”.

Attestati di apprezzamento sono giunti a Pietro Vento, per le sue attività, da Giovanni Paolo II in un incontro in Vaticano, dal Presidente Sandro Pertini in un’udienza privata al Quirinale e, per la denuncia giornalistica dei poteri criminali in Sicilia, da parte di Louis Freeh, direttore dell’FBI, Federal Bureau of Investigation.

Tra i suoi saggi: “Identikit di una generazione” (1988), “La nuova Russia” (1989), “Mafia: anatomia di un potere” (1991), “Sicilia, viaggio nella memoria” (1993), “TCI: Itinerari turistici illustrati” (1993), “Antologia di Studi sul fenomeno della criminalità organizzata” (1994), “Miseria e Libertà: un sogno chiamato Europa” (1994), “I ragazzi dell’Est” (1995), “Oltre Hebron: giovani in Medio Oriente” (1996), “The Media and the European Challenge” (1997), “Giornalisti in Europa” (1998), “Università e mondo del lavoro” (2004), “L’Università che vorrei” (2006), “Segni d’arte e pietre di memoria” (2007), “Giovani e mondo del lavoro: alchimie di un incontro” (2008), “Adolescenti in Sicilia” (2009), “A Scuola di legalità” (2009), “Fare impresa alle falde dell’Etna” (2010), “Come si informano gli italiani” (2010), “LiMes – L’Italia dopo l’Italia: il Mezzogiorno alla deriva” (2011), “I giovani nell’era della precarietà” (2012), “Come cambia il consenso” (2013), “Il futuro delle nuove generazioni in Italia” (2013).

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